venerdì 21 ottobre 2016

L'INTELLIGENZA EMOTIVA

Howard Gardner parlò di INTELLIGENZE MULTIPLE



Secondo Gardner gli individui non sono mai dotati di una sola tipologia di intelligenza, piuttosto sono il risultato di tutte queste intelligenze mischiate tra loro, e in ciascuno prevarranno alcune caratteristiche che ci rendono diversi dagli altri, unici.

Più importante di tutte, però,  è L'INTELLIGENZA EMOTIVA (Daniel Goleman) , che è quella che ti fa percepire e usare in modo corretto tutte le emozioni e le varie intelligenze.
Se non sappiamo gestire le nostre emozioni e i nostri stati d'animo, anche le altre nostre intelligenze non saranno più efficienti e forti dentro di noi: basti pensare a quando siamo tristi per un grave fatto che ci è accaduto, la nostra concentrazione viene meno e così se a scuola ci propongono un problema matematico che normalmente avremmo risolto, quel giorno diventa complicato e impossibile.

QUANDO SIAMO CALMI E SERENI SAPPIAMO "SCALARE LE MONTAGNE".

Secondo Goleman, i bambini più equilibrati e sereni, più sicuri di sé, migliori a scuola e anche i più felici, sono quelli con l'intelligenza emotiva più sviluppata, quell'intelligenza che sta alla base dell'autocontrollo, dell'attenzione verso gli altri e dell'empatia.



L'intelligenza emotiva non è innata, ma si può imparare e i primi insegnanti sono i GENITORI, che possono diventare dei veri e propri ALLENATORI EMOTIVI (Gottman)
Il genitore-allenatore è quel genitore che riesce sempre a mettersi nei panni di suo figlio, e il docente nei panni del suo studente, che nelle emozioni, anche negative, vede un'occasione di crescita e che di conseguenza riesce a gestire i momenti di crisi con maggior pazienza, accettando e ascoltando tutti i sentimenti del figlio (o del proprio alunno): rabbia, tristezza, paura, senza sottovalutare o deridere queste emozioni.



Questo decalogo vale per i genitori, ma anche per gli insegnanti tutti che insieme collaborano in un gruppo-classe !

Attenzione però a non diventare genitori/docenti permissivi: accettare i sentimenti, ma non i comportamenti che, se sono sbagliati, vanno assolutamente corretti.

GENITORI E DOCENTI CARI,
ASCOLTIAMO I NOSTRI FIGLI/ALLIEVI
CON IL CUORE
E NON SOLO CON LE ORECCHIE!





domenica 16 ottobre 2016

LA RESILIENZA IN CLASSE

Nell'attuale momento storico che stiamo attraversando, dove il futuro delle persone è continuamente ridefinito, diventa fondamentale predisporre contesti di crescita supportivi capaci di porre gli individui nella condizione di far fronte a difficoltà e sfide. Ecco che la scuola, fin dai primi anni, deve predisporre programmi educativi per dotare i bambini di quelle competenze necessarie per aiutarli ad affrontare e superare gli ostacoli che possono incontrare nel loro percorso di vita. Bisogna allenare i ragazzi alla RESILIENZA.



Essere resilienti non significa non esprimere il proprio stress o le proprie emozioni, ma imparare a superarle attraverso l'acquisizione di nuove strategie individuali, per esempio il SENSO DELL'UMORISMO, LA CREATIVITA', LA PERSEVERANZA, L'AMORE PER L'APPRENDIMENTEO e creare nel proprio ambiente familiare, lavorativo o scolastico il clima ideale.


COSA DEVE FARE UN BUON INSEGNANTE PER EDUCARE ALLA RESILIENZA:
  1. Sviluppare il pensiero positivo: per incoraggiare l'ottimismo e l'umorismo nell'affrontare le difficoltà
  2. Potenziare l'AUTOSTIMA
  3. Potenziare la capacità di PROBLEM SOLVING e DECISION MAKING
  4. Potenziare le capacità di ASCOLTO, migliorare le competenze comunicative, e l'ASSERTIVITA'
  5. Aiutare i bambini ad affrontare con coraggio le situazioni di avversità ( bullismo, isolamento sociale...)
Un esempio di ATTIVITA' PRATICA:

-Mostrare delle immagini di situazioni particolari: bambini che litigano, un bimbo che piange,  un ragazzino che viene lasciato solo dai compagni che giocano,...
- I ragazzini, divisi in piccoli gruppi, cercano di dare delle risposte valide per aiutare i bambini di quelle immagini a trovare delle soluzioni
- Al termine i vari gruppi si confrontano e valutano, tra le varie risposte, quelle più fattibili e utili

BISOGNA RICORDARSI CHE NULLA DURA PER SEMPRE: LA RABBIA, LA TRISTEZZA, LA SOFFERENZA, PASSANO E SE SAPPIAMO DOMINARE LE NOSTRE EMOZIONI SAREMO PIU' FORTI DI PRIMA