domenica 19 febbraio 2017

ELOGIO ALLA CREATIVITA'

E' bello sapere che la BUONA SCUOLA esiste ed è in tutto il nostro Bel Paese, a dispetto di quello che pensano e dicono i vari legislatori, ...che se almeno facessero bene il loro di mestiere...

Facendo parte di svariati gruppi di insegnanti in rete, dove si scambiano idee e proposte operative, ho potuto più volte notare splendidi lavori che le maestre e i maestri appassionati, fanno con i loro allievi.
Così oggi ho voluto fare un elogio alla creatività e a tutti i docenti che amano il loro mestiere reinventandosi ogni giorno, nonostante le fatiche dovute ai rapporti con le famiglie non sempre collaborative; agli ostacoli posti da dirigenti, a volte, un po' troppo intransigenti; alla mancanza di strutture adeguate e di scarso materiale.

Ho sempre ritenuto che le qualità per poter essere un insegnante dovessero essere:

- COMPETENZA ( ...in continua formazione)

- PAZIENZA (infinita)

- EMPATIA ( per comprendere a fondo chi ho davanti)

- CREATIVITA'

- UN TOCCO DI FOLLIA



Occorre una grande fantasia, una forte immaginazione per essere un grande scienziato, per immaginare cose che non esistono ancora, per immaginare un mondo migliore di quello in cui viviamo e mettersi a lavorare per costruirlo ... G. Rodari, La grammatica della fantasia, 1973


La nostra creatività deve aiutare i nostri piccoli alunni a potenziare la loro, a provare quel PIACERE FUNZIONALE  che Piaget definisce quando qualcuno di noi impara a fare qualcosa di nuovo, magari inventandoselo e costruendoselo.

ESSERE COSTRUTTORI  DEL PROPRIO SAPERE E SAPER FARE!


Sviluppare il pensiero creativo influisce sulla capacità di prendere decisioni e di risolvere problemi; incrementa lo sviluppo personale, sociale e anche economico, che ci permettono di supportare le sfide della globalizzazione.



Se alleno un ragazzo ad immaginare soluzioni alternative a situazioni complesse e difficili, lo aiuterò ad essere più forte e a vincere lo stress.

Ci sono docenti che bloccano la creatività dei propri studenti, un po' forse a causa della loro mentalità ristretta in schemi di pensiero automatici e inflessibili, chiusa nei loro pregiudizi, ma soprattutto, e cosa ben più grave, dall'idea di credere di sapere tutto e di saperlo insegnare a tutti.
Ma i nostri ragazzi sono "variegati" e per stimolarli dobbiamo usare per ciascuno la proprio "chiave di volta".
Bisogna che questi docenti recuperino una sorta di " INNOCENZA CREATIVA" e siano ogni giorno NUOVI nell'affrontare il loro lavoro.


La scuola italiana è davvero una BUONA SCUOLA, che non ha nulla da invidiare alle altre scuole europee, anzi...

Ecco alcuni lavori di eccellenza della nostra scuola primaria italiana che mi sono permessa di prendere a dimostrazione di quanto detto.
A questi docenti, e a tutti quelli che mettono tanta passione e creatività nel loro lavoro, faccio i miei più sinceri complimenti.
maestra ANNA SABRINA  e la preistoria con la cartapesta

maestra CARMEN : astronomia a scuola

 

                                    maestra MARIALUISA: i pianeti su di noi...


maestra SILVIA : interpretando la storia


                                                          maestra RAFFAELLA


maestra BARBARA : studiar le tabelline...saltellando


maestra ANNALISA


                                                maestra SILVIA : la storia da ricordare...




maestra MONICA: per compartecipare...


maestra ROSARIA

 ...per non parlare di tutte quelle maestre e maestri di sostegno che con amore costruiscono materiali compensativi per i loro allievi...STANDING OVATION


maestra PINA


                                                         maestra FRANCESCA


GRAZIE MAESTRI, VOI SIETE LA BUONA SCUOLA!










martedì 7 febbraio 2017

PER I DOCENTI DI ITALIANO DELLE CLASSI QUINTE

Carissimi,
anni fa avevo in classe una bambina con svariate difficoltà cognitive. Questa bimba era seguita da una equipe di dottori dell'ospedale "Besta" di Milano e un giorno, durante un mio incontro con gli specialisti, una dottoressa mi suggerì un metodo semplice ed essenziale per questa mia alunna, magari che presentasse una sola consonante alla volta. Così iniziò un'avventura tra parole, sinonimi e rime che sfociò in un lavoro bello, accattivante e soprattutto efficace che aiutò M. nel suo percorso di apprendimento della letto-scrittura.
Tutti abbiamo in classe bambini con DSA, disgrafici o dislessici...e anche per loro questo modo di presentare l'alfabeto potrà risultare utile.

Al tempo insegnavo in una piccola scuola privata che aveva anche la scuola materna. In quest'ultima si lavorava spesso con lo SFONDO INTEGRATORE, e quando ebbi una prima elementare, con l'aiuto di un mio carissimo amico prete, don Paolo Pupillo, esperto oltre che di Vangeli anche in animazione e magia, pensai di lavorare anch'io con uno sfondo integratore: IL CIRCO E I SUOI PERSONAGGI, cogliendo l'occasione di introdurre don Paolo, vestito da clown, per fare magie e sculture con i palloncini.
L'allestimento della classe, nei primi giorni di accoglienza, ricordava proprio il circo: palloncini appesi, bandierine e immagini di clown e ballerine. Il primo giorno il clown don Paolo si presentò alla classe dicendo di essere il pagliaccio più bravo del circo più famoso del mondo e che sapeva fare molte magie e acrobazie. Affascinò i bambini con racconti, giochi e canzoncine, poi, prima di lasciarci, ci regalò una scatola, una specie di buca della posta, fatto in casa, molto semplice, ma colorato, che doveva essere l'oggetto tramite tra lui e i bambini, così che i piccoli fossero stimolati a scrivere qualche breve e semplice messaggio da fargli pervenire nei posti più lontani del mondo. Ma anche lui poteva scriverci aggiornandoci con le sue storie. Ovviamente, tutto quello che finiva nella scatola erano biglietti che i docenti preparavano di tanto in tanto e che davano il via alla curiosità e all'inizio di determinati lavori di scienze, o di storia, arte, musica,...
Ogni volta che mi trovo in una  prima elementare rispolvero questa attività....e mille ricordi riaffiorano....fatiche, ma anche tante soddisfazioni.
Quest'estate ho racchiuso questo materiale in un libro-quaderno per i bambini della prima elementare, che ho rivisto in questi mesi e suddiviso in due tomi: il libro-quaderno per lo studente e il libro guida per il docente

    
    
                                                                    



 I contenuti sono i medesimi del primo volume, quello azzurro, ma ora nel libretto verde, per i ragazzi, ci sono molti più esercizi, mentre le storie da leggere sono sul libro del docente. I due testi vanno usati, quindi parallelamente: l'insegnante avrà il suo libro che ha le pagine di rimando sul libro dello studente con gli esercizi da fare e alcuni consigli di pagine di Youtube per completare quella determinata lezione con canzoncine, filastrocche e cartoni animati a tema. Inoltre nelle pagine finali vi è un alfabetiere da stampare e far colorare ai bambini e appendere in classe.



In cosa consiste il metodo:
la prima cosa da presentare, sono le cinque vocali, quando queste saranno ben consolidate e tutti i bambini le riconosceranno, si procederà all'inserimento di una consonante alla volta e il testo presenterà spunti di lavoro e frasi che contengano solo ed esclusivamente quella consonante. Quando si introdurrà la seconda consonante, le frasi e i brevi testi che compariranno dovranno avere solo quelle due consonanti e, ovviamente, le cinque vocali. In questo modo la lettura e la scrittura vengono facilitate e anche i bambini con difficoltà si sentiranno più motivati: tutti raggiungeranno in breve tempo la competenza della letto scrittura.
Non sarà necessario usare quaderni nei primi tempi, ma il libro potrebbe bastare, però sta al docente decidere come operare e se usare o meno un quaderno per fare esercitazioni.

ALCUNE PAGINE PER COMPRENDERE:

  SUL LIBRO DEL DOCENTE:


SUL LIBRO DELLO STUDENTE:


 


SUL LIBRO DEL DOCENTE:



 SUL LIBRO DELLO STUDENTE:


 Le schede saranno graduate e sempre più ricche, man mano i bambini acquisteranno competenze...
ci saranno testi che in modo trasversale toccheranno alcuni argomenti di scienze, ed. alla salute,...il tutto partirà sempre dal personaggio principale IOIO' il clown, e i suoi amici del circo: UIUI' il giocoliere, EIA la ballerina, MIMMO il domatore, MARA la sirena, DINO il delfino e la scimmietta IMMA, PIPPO il cavaliere, CALEL l'incantatore di serpenti, GINGER la gorillina ballerina.....



Per tutto il primo quadrimestre consiglio di usare solo ed esclusivamente lo stampato maiuscolo, poi, se la classe sarà pronta nel secondo quadrimestre si affiancherà il corsivo, ma nessuno ci proibirà l'uso dello stampato anche fino alla fine del primo anno, lasciando il corsivo dalla seconda classe. Tutto dipende dai nostri ragazzi!

Buon lavoro a tutti!

Per qualsiasi informazione scrivetemi, accetto consigli e proposte di lavoro che non potranno far altro che arricchirmi. Grazieee!





giovedì 2 febbraio 2017

L'EDUCAZIONE INCLUSIVA

L'educazione inclusiva è fondamentale per il conseguimento di un'istruzione di qualità elevata per tutti gli studenti e per lo sviluppo di società più inclusive.
Essa permette il raggiungimento dell'equità sociale ed è un elemento costitutivo dell'apprendimento per tutta la vita.



Insegnare non è il lavoro più facile del mondo, anzi è proprio il più complesso, ma che può dare grandi soddisfazioni sia agli insegnanti stessi che ai propri discenti, quando si raggiungono buoni risultati.
Queste fatiche, ma anche soddisfazioni, si moltiplicano quando si lavora in classi eterogenee: tutti i ragazzi che ci vengono affidati presentano le loro difficoltà, insicurezze, disagi, problemi, chi più chi meno, e per alcuni di loro diventa difficile seguire il ritmo delle lezioni e non riescono a stare al passo degli altri.
In questi alunni, anche se non è stato riscontrato  un handicap fisico o mentale, i metodi d'insegnamento tradizionali non servono, o servono a poco.
Si parla di bambini con DSA ( Disturbi Specifici dell'Apprendimento) o di BES ( Bisogni Educativi Specifici)  e per loro un tipo di didattica INCLUSIVA è fondamentale!




Spesso i docenti non sono pronti, o non sono disposti a imparare, perché quando ci troviamo davanti a 20 o più ragazzi con bisogni educativi diversi, ci si deve mettere in gioco, reinventare come docente.....perché ricordatevi

L'INSEGNANTE MIGLIORE NON E' QUELLO CHE SA TUTTO,
MA COLUI  CHE E' SEMPRE DISPOSTO AD IMPARARE!

Molto spesso i segnali predittivi su determinate difficoltà compaiono già alla scuola dell'infanzia, dove qualche volta ci si dimentica di far svolgere quelle attività che sono fondamentali e che predispongono gli strumenti per affrontare la scuola primaria.
Qualche volta si vuole prescolarizzare, saltando alcuni passaggi indispensabili  per lo sviluppo cognitivo dei piccoli allievi.....è come iniziare a camminare senza passare per la fase del gattonare...



NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA

bisogna puntare molto sullo sviluppo della motricità fine, sullo sviluppo della memoria a breve termine, sullo studio di brevi filastrocche, sullo sviluppo delle abilità di base come sapersi vestire, riordinare gli oggetti, fare giochi di ruolo per imitare e utilizzare nuovi oggetti e apprendere un lessico nuovo; ripetere sequenze ritmiche di forme e di colori, di azioni e di parole; sapersi muovere nello spazio e saper disegnare in una spazio preciso del foglio; fare giochi fonologici per imparare a parlare correttamente...
se mancano queste abilità vedremo un bambino che faticherà nell'affrontare, poi, la scuola primaria.

NELLA SCUOLA PRIMARIA

è fondamentale creare un buon CLIMA CLASSE fin dai primi giorni; una classe in cui i bambini rispettino le difficoltà e i tempi d'apprendimento e di lavoro degli altri.


Il docente, inoltre, NON DEVE ESSERE PREOCCUPATO della mole di lavoro che non riesce a fare o farsi prendere dall'ansia di iniziare cose nuove!
...e molti se ne sentono ancora lamentarsi : " ...non riesco a finire il programma!!!Aiuto come farò?.."
MA IL PROGRAMMA DI CHI???
Il nostro lavoro deve essere calibrato sui ragazzi che abbiamo in classe, nessuno ci potrà dire se hai fatto poco o tanto, solo tu docente saprai quale è il livello della tua classe e su cosa, come e quanto puntare.
Il docente della scuola primaria deve essere il FACILITATORE, colui che dà gli strumenti per risolvere il problema, un calcolo, per svolgere bene un testo, ma è anche colui che ti offre tutti gli spunti, i suggerimenti, i consigli necessari affinché tutti gli allievi, ma PROPRIO TUTTI, trovino il loro metodo operativo, la tecnica più efficace per se stessi, al fine di raggiungere il successo formativo.
Solo così nessun allievo si sentirà inferiore, avvilito, sminuito e privo di autostima; tutti saranno stimolati a proseguire, ciascuno "camminando" col proprio ritmo.



Pertanto un bravo docente preparerà lavori diversificati per i suoi allievi; so che questo comporta fatica e spreco di tempo, ma se così non fosse si rischia di livellare la classe verso il basso, o di innalzare l'asticella delle competenze, alle quali solo pochi potranno arrivare.
So che sto dicendo cose ovvie, ma ricordandocele ogni tanto si evita di imbattersi in quegli errori che anch'io a volte ho fatto: rendermi conto alla fine di una verifica di non aver rispettato i tempi di alcuni alunni  per i  quali avrei dovuto ridurre gli esercizi o renderli più lineari e meno arzigogolati...
Si può sbagliare, certo, ma  è onesto rendersene conto e rimediare.


E TUTTI SPICCHEREMO IL VOLO...