giovedì 2 dicembre 2021

3 Dicembre: GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ

 E’ PIÙ DISABILE CHI HA PREGIUDIZI NEI CONFRONTI DELLA DISABILITÀ

Oggi nel mondo siamo diventati così tecnologici che con un clik possiamo entrare in relazione con milioni di persone e scambiarci idee, opinioni e conoscenze. Costruiamo stazioni spaziali e viaggiamo nello spazio, costruiamo robot e autoveicoli eccezionali… siamo molto avanzati per certi aspetti, ma molto arretrati per altri, specialmente nell’affrontare la disabilità.

Esistono ancora molti pregiudizi nei confronti delle persone disabili, perché quello che non si conosce spaventa.

Chi è disabile deve affrontare ogni giorno non solo le barriere fisiche, ma anche difficoltà burocratiche ed economiche, ma quelle peggiori sono le difficoltà mentali, quelle che hanno le persone con pregiudizi e che faticano ad accettare la diversità; quelli che guardano di sottecchi senza rendersi conto che questi sguardi uccidono più di qualsiasi altra reazione.

E’ capitato di leggere sui giornali fatti riprovevoli di cui i protagonisti dovrebbero vergognarsi a vita; come quel turista che in una recensione sul portale del villaggio turistico dove aveva trascorso le vacanze riportava testuali parole:” Non ho apprezzato la struttura perché in questo villaggio c’erano molti disabili, e non è stato bello far vedere ai miei figli tutte quelle persone sofferenti sulla sedia a rotelle…”

Oppure quella mamma che si lamentava dei troppi bimbi disabili nel centro estivo frequentato dal proprio figlio; o di quel “signore” che alla fine della cena fa presente al gestore del ristorante che se avesse saputo che vicino al suo tavolo ci sarebbe stato un gruppo di 25 disabili, avrebbe disdetto la prenotazione.

I brutti spettacoli del mondo ce li ha sempre “regalati” la cattiveria umana.

Ma siamo ancora in tempo per redimerci, per diventare migliori,

per diventare UMANI 





In vista della giornata Internazionale delle Persone con disabilità in una classe quarta abbiamo dibattuto sul tema e utilizzato i seguenti testi:

1- Visione del cortometraggio "CUERTAS"




Discussione su quanto visto e racconto personale della scena che ci ha colpito maggiormente.

2- Conoscenza e analisi di due sentimenti: EMPATIA  e  COMPASSIONE.

3- Ascolto del racconto "MARCO ALLA SCOPERTA DI UN NUOVO MONDO" estrapolato dal mio libro "Racconti per riflettere".

   



Marco era un ragazzino vivace, curioso e attento a tutto quello che accadeva alle persone e alle cose. Era dotato di una grande sensibilità e soprattutto non tollerava le disuguaglianze e le ingiustizie, avendo anch’egli sperimentato, a volte, queste cose sulla sue pelle, da parte di qualche compagno bulletto. Aveva appena finito la classe quinta elementare e la sua famiglia, per premiarlo di un anno scolastico molto soddisfacente, decise di portarlo in vacanza in Sardegna, dove avrebbe praticato il suo sport preferito: l’equitazione.

Partirono un sabato di fine luglio in direzione Livorno, dove si sarebbero imbarcati sul traghetto che li avrebbe condotti ad Olbia.

Marco era molto eccitato, e quella notte,....

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.....


4- QUESTIONARIO PER LA COMPRENSIONE


1. Quali sono gli aggettivi che descrivono Marco?

2. Perché Marco non amava le ingiustizie?

3. Dove erano diretti Marco e la sua famiglia?

4. Cosa avrebbe fatto Marco in questa sua vacanza?

5. Cosa notò appena salito sul traghetto?

6. Perché il ragazzo disabile aveva bisogno di una poltrona speciale?

7. Da cosa era occupata la poltrona per i disabili?

8. Cosa disse di offensivo il proprietario delle valigie?

9. Chi lo riprese?

10. Quale fu la reazione del cinquantenne dopo essere stato rimproverato?

11. Che lavoro faceva il ragazzo sulla sedia a rotelle?

12. Perché andava anche lui in Sardegna?

13. Perché Marco venne invitato a casa del ragazzo disabile?


 5- PER RIFLETTERE

a) Come ti comporti quando vedi passare una persona disabile?

b) Conosci personalmente qualcuno con disabilità? Se sì, parla di lui/lei.

c) Un compagno con difficoltà d’apprendimento o disabilità fisica, a scuola ha un’insegnante di sostegno. Sai a cosa serve? E’ giusto che ci sia?

d) L’insegnante di sostegno è un aiuto solo per il ragazzo disabile o può essere una risorsa per tutta la classe?

e) Ciascuno di noi è DIVERSAMENTE ABILE, nel senso che non siamo capaci a far qualcosa. Tu in cosa ti senti “diversamente abile”?

f) Sai cosa sono le barriere architettoniche? Documentati, poi, per compito, fai un’escursione per la tua città e individua le barriere architettoniche.

Qualora ve ne fossero, scrivi una letterina al sindaco del tuo paese e chiedi di intervenire per rimuoverle.

g) Sottolinea nella storia la frase che reputi più bella e spiegala.

 



6- ASCOLTO DI BRANI MUSICALI A TEMA:

" Esseri Umani" di Marco Mengoni



"L'asinello Nunù" dello Zecchino d'Oro



Al termine di tutto il lavoro ho visto alcuni bambini commuoversi guardando il cortometraggio, altri piangere nel raccontare un loro vissuto di compartecipazione emotiva,...
É stato bello toccare le corde emotive di questi piccoli allievi che stanno iniziando a fare i conti con le proprie emozioni e imparando alcune ad esternarle, altre a controllarle. 

Buon Lavoro!
Maestra Marilena




venerdì 19 novembre 2021

21 Novembre: FESTA NAZIONALE DEGLI ALBERI

21 Novembre:


In tutta Italia il 21 Novembre si festeggia la festa degli alberi e le loro indispensabili capacità che permettono la proliferazione della vita oltre che all'assorbimento di anidride carbonica in cambio di buon ossigeno; la protezione delle biodiversità e la prevenzione del dissesto idrogeologico.                     

       GLI ALBERI SONO VITA!!

(scultura in un tronco realizzata dall'artista Andrea Gandini)


Molti Comuni italiani, da nord a sud, in questa occasione si impegnano a piantumare numerose piante in zone che lo necessitano e anche nelle scuole nascono progetti, laboratori e attività di vario genere per sensibilizzare i giovani al rispetto dell'ambiente e dei preziosi alberi.

Con i miei ragazzi di quarta elementare sto lavorando sul tema delle EMOZIONI che ci accompagnano in ogni occasione della nostra esistenza. Davanti al tema dei cambiamenti climatici che mettono in serio pericolo il nostro pianeta, una tempesta di sentimenti si sono agitati dentro di noi: amore per la natura, per le piante e gli animali; paura per un futuro incerto; disgusto e rabbia per chi inquina, maltratta, calpesta, distrugge, ...per il solo desiderio di arricchirsi, incurante di chi verrà dopo di lui e dovrà vivere in un mondo avvelenato.

Così abbiamo dedicato alcuni giorni per rendere omaggio ai nostri amici alberi attraverso momenti di riflessioni comunitarie, attività di gruppo per la produzione di testi poetici, produzioni artistiche, visione di filmati e ascolto di canzoni a tema. Ne è risultato un lavoro che ha coinvolto tutti i bambini in modo significativo e toccato i loro cuori e le loro sensibilità.

PRIMA ATTIVITÀ :

Siamo partiti col visionare un cortometraggio di una bellezza e delicatezza infinite che ha incantato tutti: L'UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI di Jean Giono


Dopo la visione del cortometraggio i ragazzi hanno risposto al seguente questionario:

1- Chi sono i protagonisti di questa storia?

2 - Perché il pastore viveva in solitudine?

     3 - Come si comportò il pastore nei confronti del giovane ragazzo?

     4 - Il giovane ospite fu attratto da grande curiosità quando vide un grosso sacco nella casa del pastore. Cosa conteneva? A cosa servivano?

         5 -  Da quanto tempo il pastore piantava alberi?

     6 -  Dopo la Prima Guerra Mondiale il ragazzo tornò a cercare il vecchio pastore. Lo ritrovò che, oltre a piantare alberi, faceva un nuovo mestiere. Quale?

     7 -  Perché l’anziano pastore non si curò della guerra?

     8 -    Secondo te perché l’anziano uomo decise di piantare proprio alberi e allevare proprio api?

      9 -  Cosa significano le seguenti frasi?

-          … “Gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci, come Dio, e non solo nella distruzione!”…

-         … “Quel vecchio era un “atleta di Dio”, anziano, ma forte nel corpo.

10 - Secondo te Elzeard Bouffier (il pastore) era felice? Perchè?

11 - In questa storia c’è una bellissima metafora che paragona il vento a cosa?

 







SECONDA ATTIVITÀ:

Divisi in gruppi abbiamo inventato un testo poetico da dedicare alle piante.




TERZA ATTIVITÀ:

Ascolto, riflessione e canto di gruppo della canzone di Laura Pausini : SORELLA TERRA




QUARTA ATTIVITÀ:
 
Riscoprire la GENEROSITÀ: come gli alberi sanno essere generosi con noi, così noi dobbiamo esserlo con i nostri simili e con ogni essere vivente.
Lettura e riflessioni comunitarie di un mio racconto L'ULIVO GENEROSO, che si trova, insieme ad altri racconti adatti alla riflessione nel libro RACCONTI PER RIFLETTERE




L’ULIVO GENEROSO

Tanti anni fa l’antico popolo greco credeva negli dei: esseri forti e potenti che gestivano e governavano la vita di tutti gli esseri viventi.

Il padre di tutti gli dei, capo e guida, re e potentissimo signore del mondo, era Zeus.

Egli dimorava sulla vetta dell’Olimpo, al di sopra delle nubi, e tutti i fenomeni che apparivano in cielo erano opera sua: era lui che faceva sorgere il sole, era lui che faceva cadere la neve, la pioggia, la brina e la grandine.

Ma quando si infuriava e voleva ammonire gli uomini, si scatenava con fulmini, tuoni e uragani.

Ai piedi dell’Olimpo c’era un bellissimo frutteto che circondava questo monte. C’erano bellissimi alberi di mele rosse, alberi di ciliegie, altri di uva saporita, di limoni gialli e vistosi, altri ancora erano aranci e mandarini odorosi. Un vero tripudio di colori e di profumi che Zeus gustava ogni mattina quando, appena alzato, apriva le imposte del suo castello e osservava dall’alto quello straordinario panorama.

Compiaciuto esclamava: “Che bello il mio giardino, è più colorato della tavolozza di un pittore.”

Tra tutti quegli alberi, ve n’era uno piccolo, con tante foglioline argentee e sottili con dei frutti altrettanto piccoli e verdi che, quasi, neanche si vedevano: l’ulivo.

Il povero albero, non sentendosi apprezzato da Zeus, era dispiaciuto, però era buono e non provava alcuna invidia per gli altri alberi suoi fratelli.

Un giorno scoppiò un terribile temporale, accompagnato da fragorosi tuoni, vistosi lampi e da un vento impetuoso.

Tutti gli alberi del frutteto restarono segnati da questo uragano: alcuni avevano i rami a ciondoloni, altri avevano perso tutti i loro bei frutti, altri ancora si erano incendiati a causa dei fulmini che si scatenarono su di loro.

Fu un vero disastro!

L’unico albero che resistette all’impeto del vento, grazie al suo robusto tronco e alle sue profonde e forti radici, fu proprio l’ulivo.

Anzi quest’ultimo tentò di aiutare gli alberi, suoi fratelli, che gli stavano vicini. Così con una torsione del suo tronco, si allungò fino a sostenere un fragile ramo del melo; con un’altra torsione raggiunse il fico poco distante e lo sorresse con un altro suo ramo.

L’indomani Zeus si affacciò alla sua finestra, come era solito fare, e restò allibito nel vedere che il suo frutteto era malridotto.

Da lontano notò il piccolo ulivo che per tutta la notte aveva sorretto i rami degli altri alberi.

Zeus che tutto vede e tutto osa, comprese in un attimo cosa era accaduto e apprezzò il generoso gesto dell’ulivo.

Così si vestì in fretta e furia, come non faceva solitamente, scese dall’Olimpo e si diresse dal buon ulivo.

“ Sono orgoglioso e contento del tuo nobile gesto -  disse Zeus – e per onorarti farò sì che con i tuoi rami e le tue foglie verranno cinte le teste di tutti gli uomini che nella storia avranno ottenuto onore e gloria”.

Detto questo se ne andò, mentre tutti gli alberi gioirono per l’ulivo e lo festeggiarono.

 

QUINTA ATTIVITÀ:

Produzione artistica: L'ALBERO DELLA VITA di Kaith Haring - rielaborazione personale


Rielaborazione personale dell'albero della vita di Klimt




SESTA ATTIVITÀ:

Produzione creativa di alberelli   con la tecnica del QUILLING:


                      
                                                                                                                              










A conclusione di questo lavoro abbiamo inviato le nostre poesie e i nostri alberelli fatti con la tecnica del quilling, al sindaco del nostro comune che, aderendo ad un progetto del Parco delle Groane ( in provincia di Milano),  ci ha regalato una quercia da piantumare nel nostro paese.
Che emozione, che gioia!!!


METTIAMO RADICI PER IL NOSTRO FUTURO!!




 













domenica 24 gennaio 2021

PINOCCHIO, LA FATICA DI CRESCERE






Dopo la buona riuscita dei libri precedenti: "La gabbianella e il gatto alla scuola primaria", " Il Piccolo Principe alla scuola primaria", " Emozioni...amoci",... è nato anche "Pinocchio, la fatica di crescere".
Il modus operandi di questi libri per i docenti è il seguente: lettura di un capitolo alla volta dell'opera originale in questione; questionario per la comprensione; ricerca sul vocabolario dei termini non conosciuti; scrittura di frasi con queste parole nuove; analisi delle tematiche che emergono nei vari capitoli attraverso lettura di storie a tema, visione di cortometraggi o film inerenti, ascolto e parafrasi di canzoni che esprimono il medesimo argomento; dibattiti e scrittura di testi individuali; realizzazione di pop-up che spuntano dai quaderni per abbellirli.



TUTTI NELLA VITA ABBIAMO INCONTRATO QUALCUNO CHE AL MOMENTO GIUSTO CI HA AIUTATO...

PINOCCHIO INCONTRA MANGIAFUOCO

Mangiafuoco e la sensibilità del cuore.

La sensibilità è un dono raro e le persone che la possiedono sono portatrici di un bene prezioso che non si apprende con lo studio.

Qualcuno pensa che la sensibilità sia qualcosa di superfluo e che sia più importante avere un'intelligenza pratica che ci permette di raggiungere i nostri obiettivi senza troppi scrupoli.
Invece la sensibilità è alla base della creazione artistica, dell'intuizione dei grandi problemi scientifici, ma ancor di più è indispensabile per favorire un'armoniosa convivenza degli individui nella società.



Mangiafuoco prova COMPASSIONE (dal latino CUM insieme  PATIOR soffrire)...

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TUTTI NELLA VITA ABBIAMO INCONTRATO QUALCUNO CHE CI HA INGANNATO...

PINOCCHIO INCONTRA IL GATTO E LA VOLPE


Nella società di truffaldini, ciechi che guidano l'auto, paralitici che ballano, Pinocchio è ciascuno di noi, pronto a difendersi in questa società di furbetti che vogliono prevaricare a costo di tutto e di tutti.
La storia di Pinocchio è attuale più che mai.

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TUTTI NELLA VITA ABBIAMO PROVATO RICONOSCENZA VERSO QUALCUNO...

PINOCCHIO E' RICONOSCENTE VERSO IL CANE ALIDORO


Queste e molte altre sono le tematiche affrontate nel libro: l'essere curiosi, scoprire le cose che contano davvero; la figura importante del padre; le bugie; i mali del mondo; il rispetto per l'ambiente;...
Un libro che offrirà numerosi spunti di dibattito e di riflessione.


Pinocchio è il percorso della vita di ciascuno di noi; è il percorso dell'essere umano che si deve
" risvegliare" da una condizione di "burattino manipolato" a quella di un "individuo libero e consapevole delle sue possibilità".

BUON LAVORO