Essere resilienti non significa non esprimere il proprio stress o le proprie emozioni, ma imparare a superarle attraverso l'acquisizione di nuove strategie individuali, per esempio il SENSO DELL'UMORISMO, LA CREATIVITA', LA PERSEVERANZA, L'AMORE PER L'APPRENDIMENTEO e creare nel proprio ambiente familiare, lavorativo o scolastico il clima ideale.
COSA DEVE FARE UN BUON INSEGNANTE PER EDUCARE ALLA RESILIENZA:
- Sviluppare il pensiero positivo: per incoraggiare l'ottimismo e l'umorismo nell'affrontare le difficoltà
- Potenziare l'AUTOSTIMA
- Potenziare la capacità di PROBLEM SOLVING e DECISION MAKING
- Potenziare le capacità di ASCOLTO, migliorare le competenze comunicative, e l'ASSERTIVITA'
- Aiutare i bambini ad affrontare con coraggio le situazioni di avversità ( bullismo, isolamento sociale...)
Un esempio di ATTIVITA' PRATICA:
-Mostrare delle immagini di situazioni particolari: bambini che litigano, un bimbo che piange, un ragazzino che viene lasciato solo dai compagni che giocano,...
- I ragazzini, divisi in piccoli gruppi, cercano di dare delle risposte valide per aiutare i bambini di quelle immagini a trovare delle soluzioni
- Al termine i vari gruppi si confrontano e valutano, tra le varie risposte, quelle più fattibili e utili
BISOGNA RICORDARSI CHE NULLA DURA PER SEMPRE: LA RABBIA, LA TRISTEZZA, LA SOFFERENZA, PASSANO E SE SAPPIAMO DOMINARE LE NOSTRE EMOZIONI SAREMO PIU' FORTI DI PRIMA
Grazie! Un' ottima risorsa da spendere con gli alunni in classe e condividere con i genitori.
RispondiEliminagrazie a te e buon lavoro ;-)
EliminaPer trasmettere tutto questo, non solo bisogna crederci, ma averlo dentro...altrimenti il bluff sortisce l'effetto contrario...tutto questo non è solo un esercizio didattico da imparare.
RispondiEliminaSono perfettamente d'accordo :-)
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