Più importante di tutte, però, è L'INTELLIGENZA EMOTIVA (Daniel Goleman) , che è quella che ti fa percepire e usare in modo corretto tutte le emozioni e le varie intelligenze.
Se non sappiamo gestire le nostre emozioni e i nostri stati d'animo, anche le altre nostre intelligenze non saranno più efficienti e forti dentro di noi: basti pensare a quando siamo tristi per un grave fatto che ci è accaduto, la nostra concentrazione viene meno e così se a scuola ci propongono un problema matematico che normalmente avremmo risolto, quel giorno diventa complicato e impossibile.
QUANDO SIAMO CALMI E SERENI SAPPIAMO "SCALARE LE MONTAGNE".
Secondo Goleman, i bambini più equilibrati e sereni, più sicuri di sé, migliori a scuola e anche i più felici, sono quelli con l'intelligenza emotiva più sviluppata, quell'intelligenza che sta alla base dell'autocontrollo, dell'attenzione verso gli altri e dell'empatia.
L'intelligenza emotiva non è innata, ma si può imparare e i primi insegnanti sono i GENITORI, che possono diventare dei veri e propri ALLENATORI EMOTIVI (Gottman)
Il genitore-allenatore è quel genitore che riesce sempre a mettersi nei panni di suo figlio, e il docente nei panni del suo studente, che nelle emozioni, anche negative, vede un'occasione di crescita e che di conseguenza riesce a gestire i momenti di crisi con maggior pazienza, accettando e ascoltando tutti i sentimenti del figlio (o del proprio alunno): rabbia, tristezza, paura, senza sottovalutare o deridere queste emozioni.
Questo decalogo vale per i genitori, ma anche per gli insegnanti tutti che insieme collaborano in un gruppo-classe !
Attenzione però a non diventare genitori/docenti permissivi: accettare i sentimenti, ma non i comportamenti che, se sono sbagliati, vanno assolutamente corretti.
GENITORI E DOCENTI CARI,
ASCOLTIAMO I NOSTRI FIGLI/ALLIEVI
CON IL CUORE
E NON SOLO CON LE ORECCHIE!