E’ PIÙ DISABILE CHI HA PREGIUDIZI NEI CONFRONTI DELLA DISABILITÀ
Oggi nel mondo siamo diventati così tecnologici che con un clik possiamo entrare in relazione con milioni di persone e scambiarci idee, opinioni e conoscenze. Costruiamo stazioni spaziali e viaggiamo nello spazio, costruiamo robot e autoveicoli eccezionali… siamo molto avanzati per certi aspetti, ma molto arretrati per altri, specialmente nell’affrontare la disabilità.
Esistono ancora molti pregiudizi nei confronti delle persone disabili, perché quello che non si conosce spaventa.
Chi è disabile deve affrontare ogni giorno non solo le barriere fisiche, ma anche difficoltà burocratiche ed economiche, ma quelle peggiori sono le difficoltà mentali, quelle che hanno le persone con pregiudizi e che faticano ad accettare la diversità; quelli che guardano di sottecchi senza rendersi conto che questi sguardi uccidono più di qualsiasi altra reazione.
E’ capitato di leggere sui giornali fatti riprovevoli di cui i protagonisti dovrebbero vergognarsi a vita; come quel turista che in una recensione sul portale del villaggio turistico dove aveva trascorso le vacanze riportava testuali parole:” Non ho apprezzato la struttura perché in questo villaggio c’erano molti disabili, e non è stato bello far vedere ai miei figli tutte quelle persone sofferenti sulla sedia a rotelle…”
Oppure quella mamma che si lamentava dei troppi bimbi disabili nel centro estivo frequentato dal proprio figlio; o di quel “signore” che alla fine della cena fa presente al gestore del ristorante che se avesse saputo che vicino al suo tavolo ci sarebbe stato un gruppo di 25 disabili, avrebbe disdetto la prenotazione.
I brutti spettacoli del mondo ce li ha sempre “regalati” la cattiveria umana.
Ma siamo ancora in tempo per redimerci, per diventare migliori,
per diventare UMANI
1- Visione del cortometraggio "CUERTAS"
Discussione su quanto visto e racconto personale della scena che ci ha colpito maggiormente.
2- Conoscenza e analisi di due sentimenti: EMPATIA e COMPASSIONE.
3- Ascolto del racconto "MARCO ALLA SCOPERTA DI UN NUOVO MONDO" estrapolato dal mio libro "Racconti per riflettere".
Marco era un
ragazzino vivace, curioso e attento a tutto quello che accadeva alle persone e
alle cose. Era dotato di una grande sensibilità e soprattutto non tollerava le
disuguaglianze e le ingiustizie, avendo anch’egli sperimentato, a volte, queste
cose sulla sue pelle, da parte di qualche compagno bulletto. Aveva appena
finito la classe quinta elementare e la sua famiglia, per premiarlo di un anno
scolastico molto soddisfacente, decise di portarlo in vacanza in Sardegna, dove
avrebbe praticato il suo sport preferito: l’equitazione.
Partirono un
sabato di fine luglio in direzione Livorno, dove si sarebbero imbarcati sul
traghetto che li avrebbe condotti ad Olbia.
Marco era molto eccitato, e quella notte,....
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4- QUESTIONARIO PER LA COMPRENSIONE
1. Quali sono gli
aggettivi che descrivono Marco?
2. Perché Marco non amava le ingiustizie?
3. Dove erano diretti Marco e la sua famiglia?
4. Cosa avrebbe fatto Marco in questa sua vacanza?
5. Cosa notò appena salito sul traghetto?
6. Perché il ragazzo disabile aveva bisogno di una
poltrona speciale?
7. Da cosa era occupata la poltrona per i disabili?
8. Cosa disse di offensivo il proprietario delle
valigie?
9. Chi lo riprese?
10. Quale fu la reazione del cinquantenne dopo essere
stato rimproverato?
11. Che lavoro faceva il ragazzo sulla sedia a
rotelle?
12. Perché andava anche lui in Sardegna?
13. Perché Marco venne invitato a casa del ragazzo
disabile?
5- PER RIFLETTERE
a) Come ti comporti
quando vedi passare una persona disabile?
b) Conosci personalmente qualcuno con disabilità? Se
sì, parla di lui/lei.
c) Un compagno con difficoltà d’apprendimento o
disabilità fisica, a scuola ha un’insegnante di sostegno. Sai a cosa serve? E’
giusto che ci sia?
d) L’insegnante di sostegno è un aiuto solo per il
ragazzo disabile o può essere una risorsa per tutta la classe?
e) Ciascuno di noi è DIVERSAMENTE ABILE, nel senso che
non siamo capaci a far qualcosa. Tu in cosa ti senti “diversamente abile”?
f) Sai cosa sono le barriere architettoniche?
Documentati, poi, per compito, fai un’escursione per la tua città e individua
le barriere architettoniche.
Qualora ve ne
fossero, scrivi una letterina al sindaco del tuo paese e chiedi di intervenire
per rimuoverle.
g) Sottolinea nella storia la frase che reputi più
bella e spiegala.